Direttore:
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(CNR-IBAM); Eduard Shehi (Istuto di Archeologia, Tirana)
Enti coinvolti: IBAM - CNR d'intesa con Istituto di Archeologia, Centro di Ricerca Albanologico, Dipartimento delle Antichità di Albania.
Enti partecipanti: CNR – IBAM (Giuseppe Cacciaguerra, Licia Cutroni, Annarita Di Mauro, Giovanni Fragalà, Giovanni Leucci, Nicola Masini, Giuseppe Scardozzi); Istituto di Archeologia, Tirana; Agenzia Albanese di archeologia preventiva, Tirana; Direzione regionale della cultura di Durazzo; CNRS, Lyon (C. Abadye-Reynal).
Collocazione del sito: Durazzo (Albania).
Anno di inizio missione: Dal 2010 in poi.
Breve descrizione del progetto: Sono state avviate, dal 2010, attività di ricerca e di studio nell'area urbana della città romana di Durazzo, condotte, con innovative metodologie di indagini multidisciplinare, da un team di ricercatori e specialisti all'interno di Accordo quadriennale di ricerca scientifica e tecnologica.
La missione archeologica e di ricerca include archeologi, geologi, fisici, topografi, ingegneri e fotografi specializzati nel settore della ricerca archeologica applicata alla lettura del territorio.
Si tratta di attività di ricerca propedeutiche alla conoscenza dell'impianto urbanistico e dell'area monumentale e residenziale della città di Durazzo in età romana. Grazie all'ausilio di elevate specializzazioni e competenze nel settore della fotografia aerea, da satellite, da telerilevamento e attraverso un'accurata ricerca di foto presso archivi storici e fototeche nazionali scattate perlopiù durante le due guerre mondiali si sono avviate ricerche che mirano alla ricostruzione dell'impianto della città e del suo territorio. Grazie, infatti, ad una prima ricognizione effettuata attraverso la documentazione d'archivio, è stato già possibile individuare una straordinaria serie di fotografie aeree della città moderna di Durazzo scattate tra il 1920 ed il 1930 e poi foto di satelliti spia americani scattate tra gli anni 60 e 70. E' stato già possibile rintracciare le tracce dell'impianto di una villa romana la cui struttura appare decisamente leggibile in tutta la sua icnografia. Attraverso un lavoro di posizionamento georeferenziato è stato possibile porre l'impianto residenziale in un'area fortemente urbanizzata della città moderna. Combinando informazioni aerofotografiche ed interpretazioni della documentazione d'archivio, il team di ricerca ha avviato, nel 2010, una campagna di indagini geofisiche. I saggi e la campagna di prospezioni geofisiche hanno documentato gran parte delle strutture sommerse della villa che confrontate con le immagini satellitari ed aeree della prima metà del secolo offrono una assoluta corrispondenza. Le indagini restituiscono una perfetta lettura delle strutture sottostanti e stanno consentendo di avviare e programmare il delicato lavoro di indagine archeologica vera e propria per riportare alla luce quanto ancora rimane dell'impianto residenziale. Un progetto di archeologia urbana che grazie al sostegno delle autorità albanesi è ora in fase di programmazione e potrà essere avviato nelle campagne successive.
Tipologia e datazione del sito: età ellenistico, romana e medievale.
Disponibilità ad accogliere allievi in cantiere: Si. Alle attività partecipano allievi e studenti del corso di laurea magistrale in archeologia dell'Università di Catania, corso di "Metodologie, cultura materiale e produzioni artigianali nel mondo classico".
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